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13.12.18 | Auguri di Natale Sr. Aziza & Sr. Agnese

Betania, 13 Dicembre 2018

Carissimi Amici / Amiche della Tenda di Amal,

in occasione del vostro incontro e delle prossime feste natalizie, vogliamo raggiungervi con questo nostro scritto per aggiornarvi sulla situazione dei villaggi beduini del West Bank.

Dal 24 maggio u.s., giorno in cui la Corte di Giustizia di Gerusalemme aveva dato l’OK per la demolizione della comunità di Khan Al Ahmer e della Scuola di Gomme, abbiamo vissuto momenti di grande ansia, trepidazione, insicurezza e precarietà perché ogni momento poteva essere buono per le ruspe israeliane irrompere nel villaggio e portare a termine l’ordine di distruggere le baracche e la scuola, una demolizione che avrebbe avuto di sicuro un effetto domino sugli altri villaggi e asili beduini della Cisgiordania.

All’inizio di luglio, sono arrivate le ruspe per ampliare la strada che avrebbe permesso ai bulldozer di farsi strada verso il villaggio, ruspe che sono state fermate da attivisti israeliani e palestinesi che prontamente si erano recati al villaggio “occupando” il compound della scuola assicurando in questo modo la loro presenza solidale tra i beduini.

La grande pressione mediatica da parte della Comunità Europea e della Comunità Internazionale, della Corte Internazionale del Crimine, delle diverse Organizzazioni Non Governative, l’intervento dei Consoli italiano, francese, inglese e spagnolo, hanno fatto sì che il Primo Ministro israeliano rimandasse la demolizione per portare avanti ulteriori negoziati.

Se questa da una parte è una notizia molto bella e positiva, dall’altra lascia ancora quella popolazione nella grande incertezza di un futuro di cui non si vede una via d’uscita.

Il programma scolastico, iniziato prima del previsto per tenere la scuola occupata ed evitare in questo modo la sua demolizione, sta continuando con tanta fatica da parte dei bambini distratti dalla continua presenza di giornalisti e attivisti pronti a fotografare, intervistare e a intervenire in qualsiasi momento ce ne fosse bisogno. È chiaro che tutto questo sta avendo la sua ripercussione sull’andamento scolastico dei bambini riducendone il suo rendimento.

In questi mesi sono state tante le persone che ci hanno fatto sentire la loro vicinanza e solidarietà che noi, a nostra volta, abbiamo trasmesso ai nostri fratelli e sorelle beduini affinché non si sentissero soli e abbandonati. Tante volte ci siamo sedute con loro impotenti di fronte a tanta ingiustizia ma con il solo e grande desiderio di essere e stare con loro consapevoli che la nostra amorosa e premurosa presenza tra loro non è altro che l’essenza del Natale, del Dio-con-noi.

Anche a voi, dunque, il nostro GRAZIE per il vostro continuo interessamento verso i beduini che sono tra i più vulnerabili di oggi.

GRAZIE delle vostre preghiere che ci sostengono in questo nostro ministero tra gli esclusi, e che sostengono la speranza dei beduini.
“L’amore non è una cosa che si può insegnare, ma è la cosa più importante da imparare”.

Buona Natale a voi e alle vostre famiglie!
Sr. Aziza & Sr. Agnese