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16.8.17 | C’e’ piu’ gioia nel dare che nel ricevere

Ogni anno i bambini dei villaggi beduini di Al Muntar, Abu Nawar 1 e 2 attendono con gioiosa trepidazione l’inizio dei campi estivi. Quest’anno, per la prima volta, si sono svolte le attività estive anche nel villaggio di Wadi Qatif, situato all’interno della strada che da Gerusalemme porta a Gerico. Oltre alla collaborazione dei Rabbini per i Diritti Umani e dei loro volontari, durante la prima settimana abbiamo avuto 18 ragazze spagnole che hanno portato una ventata di novità tra i bambini, oltre che a tanto materiale didattico. Non c’era bisogno di sapere la lingua, le ragazze si sono subito inserite nell’ambiente beduino e tra una parola in spagnolo e il linguaggio del corpo, si sono intesi alla perfezione. Siamo consapevoli che c’è un linguaggio che va al di là delle semplici parole, ed è quello della fraternità.

 

I bambini si sono divertiti a dipingere le T-shirt bianche portate dalle ragazze spagnole, e a indossarle per tutta la durata del campo. Tra le attività che hanno avuto maggior successo: il salto della corda e i giochi con l’acqua, a grande richiesta anche dai maschi.Partite le ragazze spagnole, la seconda settimana sono venute ad aiutarci alcune ragazze tedesche e donne ebree israeliane volontarie dei Rabbini per i Diritti Umani, le quali hanno insegnato a fare i braccialetti con delle strisce di cotone, fiori, anelli e ragni con gli scovolini, e a ritagliare la carta.

 

A causa della morte di un anziano del villaggio, a Abu Nawar 1 il campo estivo è stato sospeso per una settimana e ripreso la settimana successiva per la gioia dei bambini che avrebbero voluto continuare a ritrovarsi insieme fino all’inizio del nuovo anno scolastico. Sono questi momenti molto costruttivi: i bambini non solo vengono in contatto con persone di altre culture, nazionalità e religioni, ma imparano anche a conoscersi meglio tra di loro, a rispettarsi e a collaborare attraverso le attività ludiche.

 

Tra i vari volontari che sono venuti in nostro aiuto, quest’anno abbiamo avuto anche un gruppo di giapponesi, che a sorpresa, hanno divertito i bambini con gli origami, musica e anche semplicemente facendo indossare alle bambine il “kimono”.

 

Ma non pensiate che i campi estivi si siano svolti in strutture ben attrezzate … la maggior parte dei villaggi beduini si trovano nel deserto avendo come unico riparo una rudimentale tenda … nonostante ciò, il divertimento era assicurato. Quello che di solito colpisce i volontari che per la prima volta entrano in contatto con le tradizioni beduine, è la semplicità di questa gente, e in particolare dei bambini, che sanno gioire delle piccole cose. E noi, che siamo figli del consumismo, abbiamo molto da imparare da loro.

Ed è assolutamente vero ciò che abbiamo detto nel titolo di questa descrizione: “C’è più gioia nel dare che nel ricevere”. E noi lo abbiamo toccato con mano in questi giorni.

GRAZIE!

Sr. Agnese & Sr. Azezet
Missionarie Comboniane